Saly le Portudal : storia di un rapimento

Saly le Portudal  è il più grande centro  balneare di tutta l’Africa Occidentale . Nata all’origine come stazione commerciale portoghese , si è via via trasformata divenendo un ‘ importante meta turistica .

Durante il nostro viaggio in Senegal  , desiderosi di un po’ di relax , abbiamo deciso così di soggiornarvi  per alcuni giorni .

Saly le Portudal : storia di un rapimento

Ed è proprio qui , che in   un pomeriggio d ‘ agosto  accade   qualcosa di incredibile    …  Il sole cocente non  permette di crogiolarmi al sole come vorrei , così mentre Santi si reca verso il centro del paese per alcune commissioni , io decido di fare una passeggiata in riva al mare coinvolgendo una mia carissima amica  che in quell’ occasione ci aveva accompagnato nella nostra avventura africana.

Iniziamo a camminare felici , intonando di tanto in tanto qualche canzone e parlottando del più e del meno  , senza distogliere però il nostro sguardo dalla vastissima spiaggia dorata . “E già ” , diciamo , “Saly è proprio carina , anche se il mare non ha certo i colori di quello caraibico …”

Percorriamo circa un chilometro fino a quando non veniamo attratte da un gruppo di pescatori intenti a tirare le reti sul bagnasciuga . Ci fermiamo ad osservarli come incantate , ammirando  quei colori vivaci che contraddistinguono il popolo senegalese  e respirando quell’ odore di pesce misto a salsedine , che sento ancora adesso quando ricordo Saly .

Ad un tratto due ragazzoni ( di circa due metri ) si avvicinano a noi e dopo averci salutate ci trascinano via con loro .  Correndo ci portano nel loro villaggio , mentre noi terrorizzate cerchiamo di convinceli a lasciarci andare , senza però riuscire nell’intento .

Giunte sul luogo , un gruppo di Mami ci circondano  danzando e ci invitano ad accomodarci per terra . Ci osservano mentre discutono animatamente tra loro .  La moglie del capo villaggio si avvicina e ci riferisce che non ci lasceranno andar via se non compriamo qualcosa …un ricatto , insomma , pensiamo noi inorridite !!! Prese dallo sconforto , scegliamo alcuni oggetti , ma spieghiamo loro che non abbiamo i soldi con noi … Nulla da fare senza soldi  per pagare la merce , non si torna in albergo !!!

Intanto il tempo scorre e noi ormai non sappiamo più cosa fare … fin quando non arriva in nostro aiuto il capo villaggio , il nostro angelo oserei dire , che con il suo sorriso ci rassicura . Ci fa diverse domande  e appena capisce  che siamo siciliane ci abbraccia festoso .  Il ” boss ” inizia a raccontarci che lui ha vissuto in Sicilia , esattamente a Catania (noi siamo di li ) e che grazie al lavoro svolto nella nostra terra ha potuto costruire il piccolo villaggio . Raduna  le Mami  per un briefing , dicendo loro che noi dobbiamo andare  in hotel e che gli oggetti li pagheremo una volta rientrate li .

E’ ormai il tramonto , quando scortate dai ragazzoni e dal capo villaggio , torniamo all’ “ovile ” dove troviamo Santi in preda alla disperazione ( in quanto eravamo sparite lasciando le nostre cose sulle sdraio ) … gli spieghiamo il tutto e lui ridendo a crepapelle da il denaro ai ragazzi  che tutti contenti e saltellanti vanno via …ahah !!!

Per la serie tutto è bene , quel che finisce bene !!!

 

 

alla prossima by Grazia

Pubblicato da viaggiandoviaggevolmente

Santi e Grazia viaggiatori per passione

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