Phnom Penh, cosa visitare
Una antica leggenda narra che Phnom Penh , fu fondata dopo che una donna di nome Penh, trovò quattro statue di Buddha sulle rive del fiume Mekong e le ripose su di una collina .Da qui il nome della città che significa, appunto, la collina di Penh.
La capitale cambogiana , soprannominata “perla d’ Asia” con il suo miscuglio architettonico di stile francese e cultura Khmer, non è molto grande ed i siti di rilievo si trovano tutti vicino il lungofiume .
Fra tutti primeggia il Palazzo Reale che con le sue guglie scintillanti , domina il grazioso skyline .
Esso, di un bianco abbagliante è la residenza ufficiale del Re, per cui ne consegue l’interdizione al pubblico di molti edifici che lo compongono . Al suo interno si trova la Pagoda d’Argento poiché interamente piastrellata con questo prezioso materiale.
Ispirata a Bangkok , contiene un Buddha di smeraldo, un Buddha d’oro tempestato di diamanti e diverse maschere usate per le danze tradizionali di incomparabile bellezza , che la rendono un must – see .
A breve distanza , si trova un ‘altra attrazione imperdibile , il Wat Phnom , eretto tra il 1372 /73 . Si tratta del sito sulla collina fatto costruire dalla signora Penh , divenuto simbolo della città .
Bellissimo l’altare centrale con il suo grande Buddha in bronzo , circondato da moltissime statue .
A circa quattro chilometri si trovano il museo del genocidio Tuol sleng ed il campo di sterminio Choeung Ek di cui abbiamo parlato qui :Choeung Ek e Tuol Sleng …per non dimenticare
I mercati sono anch’essi imperdibili e fra tutti quello Russo . Chiamato così dagli anni 80 perché luogo di ritrovo dei Sovietici qui residenti , offre la possibilità di vedere scorci di vita locale , nonché l’opportunità di fare ottimi acquisti .
Ma Phnom Penh non è solo questo …è una città viva con il suo lungofiume che alla sera , illuminato da mille luci , offre alla gente del luogo ed ai turisti possibilità infinite di svago .
Alla prossima
Santi e Grazia